Una facile escursione al lago Malghette
04 AGOSTO 2010
Vacanze 2010, naturalmente con la "Lorenzo e Giorgio family" al seguito.
Escursione molto facile dalla durata di circa 1 ora con un dislivello di 210 metri, abbiamo già qualche giorno di allenamento nelle gambe e siamo supergasati.
Subito dopo il passo di Campo Carlo Magno sulla strada che da Dimaro porta a Madonna di Campiglio, in corrispondenza di una curva, c'è uno spiazzo vicino ad un albergo dove possiamo lasciare la macchina.
Seguiamo le indicazioni che ci portano su una larga strada forestale, semipianeggiante, contornata da un bosco di abeti.
Vacanze 2010, naturalmente con la "Lorenzo e Giorgio family" al seguito.
Escursione molto facile dalla durata di circa 1 ora con un dislivello di 210 metri, abbiamo già qualche giorno di allenamento nelle gambe e siamo supergasati.
Subito dopo il passo di Campo Carlo Magno sulla strada che da Dimaro porta a Madonna di Campiglio, in corrispondenza di una curva, c'è uno spiazzo vicino ad un albergo dove possiamo lasciare la macchina.
Seguiamo le indicazioni che ci portano su una larga strada forestale, semipianeggiante, contornata da un bosco di abeti.
Raggiungiamo una radura da dove si possono scorgere gli impianti di risaliti utilizzati nel periodo invernale, fino ad ora il percorso non è stato faticoso a parte l'ultimo tratto dove si attraversa un ponte sul torrente Meledrio qui la strada diventa ripida ma il "difficile" finisce nel giro di circa 400 metri.
Su questo grande spiazzo oltre agli impianti di risalita troviamo la Malga Vigo, Dalla malga si può godere di una bellissima vista di fronte sulle cime del Brenta settentrionale mentre a sinistra e a destra siamo circondati dalle montagne su cui è possibile scorgere i tracciati delle piste da sci utilizzate nella stagione invernale.
Su questo grande spiazzo oltre agli impianti di risalita troviamo la Malga Vigo, Dalla malga si può godere di una bellissima vista di fronte sulle cime del Brenta settentrionale mentre a sinistra e a destra siamo circondati dalle montagne su cui è possibile scorgere i tracciati delle piste da sci utilizzate nella stagione invernale.
Si prosegue per la nostra meta: il sentiero inizia subito in salita con ciottoli, gradini e radici d’albero a fare d’appoggio alla salita.
In vista della teleferica, che viene utilizzata per portare i viveri al rifugio, inizia una scala in legno e terra che ci conduce fino alla cima dove troviamo il nostro lago, il tutto dura circa un quarto d'ora e sicuramente non è una di quelle salite "spaccagambe".
All'inizo del sentiero che costeggia il lago c'è una cascatella formata dal torrente che esce dal lago e scende a valle. Si vede il rifugio con a fianco una cappelletta fatta in legno.
Raggiunto questo stupendo specchio d’acqua "godiamo" di un bellissimo panorama: il lago è immerso in un’ampia conca contornata da boschi di abeti e larici.
Peccato che non è stagione, nei prati intorno al lago ci sono molti cespugli di rododendri: sarebbe stato spettacolare vederli fioriti contornati da questo panorama.
Nel lago è vietata la pesca e la balneazione ma, come al solito, c'è sempre qualche temerario che sfida le regole e si tuffa per un bagno nel lago (anche se, vista l'acqua gelida, la nuotata non dura molto).
Anche se i rododendri non sono fioriti, in giro, c'e anche qualche "strano tipo" ..."fiorito"!
Nel lago è vietata la pesca e la balneazione ma, come al solito, c'è sempre qualche temerario che sfida le regole e si tuffa per un bagno nel lago (anche se, vista l'acqua gelida, la nuotata non dura molto).
Anche se i rododendri non sono fioriti, in giro, c'e anche qualche "strano tipo" ..."fiorito"!
Siamo sulla riva opposta al rifugio è ora di ricaricare le energie mentali e corporali: pranzo al sacco, partita a carte e, meritato, pisolino.
Da questa sponda si ha la vista migliore di tutto il lago e di quello che lo circonda: abbiamo il rifugio di fronte e dietro le "selvagge cime" delle Dolomiti di Brenta: Pietra Grande - Vagliana - Sasso Alto - Sassara.
Da questa sponda si ha la vista migliore di tutto il lago e di quello che lo circonda: abbiamo il rifugio di fronte e dietro le "selvagge cime" delle Dolomiti di Brenta: Pietra Grande - Vagliana - Sasso Alto - Sassara.
E'ora di tornare non siamo stanchi... l'escursione nonostante non fosse impegnativa ci ha soddisfatti per il panorama visto.
Ultimo scatto ai boschi di abeti avvolti nella nebbia... e di corsa a casa a Mezzana!!!
Ultimo scatto ai boschi di abeti avvolti nella nebbia... e di corsa a casa a Mezzana!!!