Dai roccoli dei Prati Alti al santuario del monte Misma
11 LUGLIO 2010
"Pellegrinaggio" al Santuario Santa Maria del Misma partendo da Vallesse e passando attraverso il regno dei cacciatori: i roccoli dei Prati Alti. Escursione non memorabile ma molto caratteristica specialmente per la "scoperta" dei molti roccoli "ancora in funzione".
"Pellegrinaggio" al Santuario Santa Maria del Misma partendo da Vallesse e passando attraverso il regno dei cacciatori: i roccoli dei Prati Alti. Escursione non memorabile ma molto caratteristica specialmente per la "scoperta" dei molti roccoli "ancora in funzione".
Per l'itinerario ho preso spunto dal sito della Val Cavallina, sito molto ben fatto e con varie proposte di escursioni. Ho dovuto però accorciare di 15 minuti l'itinerario proposto poichè la prima parte con partenza da Villa Terzi era impraticabile, la strada era piena di rovi...
Il tutto inizia quindi dalla Chiesa della Madonna del Mirabile (453 m) nella frazione Vallesse di Trescore Balneario li si può parcheggiare e se avete fortuna di trovarla aperta anche di visitarla (io come al solito ho dovuto accontentarmi di scattare una foto da una grata). Dallo spiazzo davanti alla chiesa si gode una splendida veduta sulle alture circostanti ricche di vigneti.
Il tutto inizia quindi dalla Chiesa della Madonna del Mirabile (453 m) nella frazione Vallesse di Trescore Balneario li si può parcheggiare e se avete fortuna di trovarla aperta anche di visitarla (io come al solito ho dovuto accontentarmi di scattare una foto da una grata). Dallo spiazzo davanti alla chiesa si gode una splendida veduta sulle alture circostanti ricche di vigneti.
Percorrendo una stradina che parte dal retro della chiesa si raggiunge il cancello di una villa, si imbocca il sentiero sulla sinistra entrando in un bosco molto fitto misto di carpini, rovelle e castagni, il sentiero non è dei migliori è abbastanza ripido, la terra è umida e si scivola, anche i rovi in certi punti non facilitano l'escursione.
Ogni tanto il bosco si dirada e si prosegue tra prati e cascine la pendenza qui è minima e l'escursione diventa quasi una passeggiata...
Si prosegue seguendo il sentiero sempre dritto, superando una croce di legno fino a raggiungere i "Prati Alti". Ci sono cartelli di avvertimento, che spero servano solo nel periodo della caccia, sugli alberi sono attaccate delle gabbie vuote per uccelli da richiamo e si notano mimetizzati tra i cespugli dei capanni. Fa impressione la quantità di questi "arnesi da sport" qui la caccia deve essere una vera e propia passione collettiva.
Osservando scrupolosamente quanto indicato dal sito internet riprendo il sentiero dove un cartello mi indica che sono a 770 m di altitudine, un dislivello di circa 310 mt dalla partenza in 1 ora di strada, non pensavo fosse cosi ripida! L'escursione ora prosegue in piano ed è molto facile, si imbocca la strada sterrata delimitata da dei castagni, accanto ad una grande cascina.
Superata la cascina si arriva ad un incrocio da dove si diramano vari sentieri, bisogna prendere la strada a sinistra che dopo una breve discesa, risale abbastanza ripida, il bosco è sempre molto fitto ed è composto da aceri montani e frassini. Raggiunta la cima si prosegue senza cambiare direzione superando alcune radure, il percorso è caratterizzato dalla presenza di roccoli e capanni. Uno di questi roccoli è gigantesco (Roccolo Pezzoli) peccato che la fitta vegetazione mi impedisca di scattare foto, in compenso nelle vicinanze ne stanno costruendo uno nuovo che riesco ad immortalare.
Dalla strada si vede il versante meridionale del Monte Misma e tra gli alberi spunta la chiesa di S. Maria del Misma. Sono quasi 2 ore che cammino e accelero il passo, non vedo l'ora di arrivare per riposarmi e fare uno spuntino. Finalmente sono al traguardo, ma per mia solita sfortuna il santuario è in ristrutturazione e non si puo visitare peccato perchè è uno dei più antichi santuari della zona, risale infatti al ‘300.
Ci sono dei custodi (almeno presumo lo siano) che stanno preparando polenta, ho l'acquolina in bocca e mi sbafo subito una barretta ai cereali... (dal profumo avrei preferito la polenta).
C'è una vecchia fontana dove riempio la borraccia e mentre mi riposo sbircio scattando qualche foto... (fanno un pò impressione i bidoni con tanto di "cartelli per le istruzioni all'uso" proprio a fianco della chiesa).
Ci sono dei custodi (almeno presumo lo siano) che stanno preparando polenta, ho l'acquolina in bocca e mi sbafo subito una barretta ai cereali... (dal profumo avrei preferito la polenta).
C'è una vecchia fontana dove riempio la borraccia e mentre mi riposo sbircio scattando qualche foto... (fanno un pò impressione i bidoni con tanto di "cartelli per le istruzioni all'uso" proprio a fianco della chiesa).
Dopo il meritato riposo, riparto la strada è lunga e non molto segnalata, sbaglio strada 2 volte e devo tornare indietro sul sentiero precedente per riprendere il percorso giusto... in effetti per arrivare alla macchina ci metto ancora 2 ore come all'andata senza scattare foto.
Cosa sono i roccoli?
Il Roccolo è un sistema antichissimo per la cattura degli uccelli utilizzato nel periodo delle migrazioni autunnali. Si tratta di una costruzione vegetale di alberi di faggio ed abete opportunamente intrecciati e potati, così da creare una galleria praticabile con al centro uno spiazzo erboso: il tondo. Dopo che un gran numero di volatili veniva attirato nel tondo con i canti degli uccelli da richiamo, l’uccellatore, appostato nel casello, emetteva un fischio ed agitava lo spauracchio: un bastone con all’estremità degli stracci bianchi e neri e simile ad un rapace in volo. La fuga in senso orizzontale portava gli uccelli dritti verso la rete pressoché invisibile tesa tra le arcate del colonnato.
Come funziona il roccolo
Il roccolo è formato da tre parti fondamentali:
• il casello: postazione o torretta dell’uccellatore situata nella parte più alta del roccolo completamente nascosta dalla vegetazione;
• il tondo: piccolo prato rivolto verso valle su cui si trovano piante potate in forme rotondeggianti da cui spuntano i secchi, rami privi di foglie che costituiscono ottimi passatoi per i volatili;
• colonnato con pergola: circonda il roccolo ed è formato da piante (abeti e faggi) potate in modo caratteristico tra cui venivano tese le reti di cattura.
- L'immagine del roccolo è presa dal sito internt "EMCU.it" sito con varie proposte di escursioni in provicia di Como.
- Il Testo invece è preso (ed adattato)dal sito dell'ATP dell'Altopiano Pinè e della Val di Cembra dove viene spiegato molto bene come funziona un roccolo.
Ringrazio gli autori dei due siti che mi hanno aiutato a capire cosa è un roccolo e spero che le informazioni prese in "prestito" possano essere utili anche a Voi...
Come funziona il roccolo
Il roccolo è formato da tre parti fondamentali:
• il casello: postazione o torretta dell’uccellatore situata nella parte più alta del roccolo completamente nascosta dalla vegetazione;
• il tondo: piccolo prato rivolto verso valle su cui si trovano piante potate in forme rotondeggianti da cui spuntano i secchi, rami privi di foglie che costituiscono ottimi passatoi per i volatili;
• colonnato con pergola: circonda il roccolo ed è formato da piante (abeti e faggi) potate in modo caratteristico tra cui venivano tese le reti di cattura.
- L'immagine del roccolo è presa dal sito internt "EMCU.it" sito con varie proposte di escursioni in provicia di Como.
- Il Testo invece è preso (ed adattato)dal sito dell'ATP dell'Altopiano Pinè e della Val di Cembra dove viene spiegato molto bene come funziona un roccolo.
Ringrazio gli autori dei due siti che mi hanno aiutato a capire cosa è un roccolo e spero che le informazioni prese in "prestito" possano essere utili anche a Voi...